La Commissione Europea ha adottato una nuova Strategia per la Biodiversità per il 2030 (Biodiversity Strategy for 2030) come componente integrante del Green Deal Europeo. Nel frattempo, è in corso lo sviluppo degli obiettivi post 2020 previsti dalla Convenzione sulla Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity - CBD). L'Unione Europea ed i suoi stati membri saranno presto vincolati da impegni ambientali a livelli continentale e globale, tra cui l'ampliamento della copertura della rete di aree protette Natura 2000 dall'attuale 18% al 30% imposto come obiettivo per il 2030. Nell'ambito del nostro progetto, abbiamo identificato tre sfide principali che dovranno essere affrontate per raggiungere questi obiettivi:
- L'Unione Europea e la CBD si focalizzano su diversi elementi della biodiversità: habitat e specie di interesse prioritario da parte dell'UE, e siti di particolare importanza per la biodiversità da parte della CBD;
- Tenere conto dei cambiamenti che coinvolgeranno la biodiversità in un'ottica di cambiamenti globali è fondamentale per evitare il fallimento delle iniziative di conservazione;
- La maggior parte dei dati a disposizione fa riferimento alle specie come singolo livello di biodiversità, ma le informazioni su altri livelli (dai geni agli ecosistemi) devono ugualmente essere considerate nella valutazione dei progressi verso il raggiungimento degli obiettivi.
Puntiamo a sfruttare i recenti progressi in campo eco- e bio-informatico per identificare siti prioritari per espandere la copertura della rete Natura 2000 al 30% del territorio europeo, così da contribuire sinergicamente al raggiungimento degli obiettivi dell'UE e della CBD. I siti individuati avranno il potenziale di massimizzare l'efficacia della protezione immediata, e di facilitare la persistenza della biodiversità nell'ambito dei cambiamenti globali di breve e lungo termine. Valuteremo l'ampia rappresentatività a tutti i livelli di biodiversità.
Faremo utilizzo di un mix di grandi database sulla presenza verificata di specie ed habitat, dati di telerilevamento ed altra cartografia ambientale digitale, al fine di identificare i siti che ospitano specie prioritarie e potenziali siti di rilevanza strategica per la biodiversità, utilizzando la metodologia standardizzata delle Aree Chiave per la Biodiversità (Key Biodiversity Areas - KBA). Applicheremo metodi di ottimizzazione e prioritizzazione per identificare, tra i siti, l'insieme che il maggior potenziale di conservazione per complementare la rete Natura 2000 esistente, raggiungendo una copertura di aree protette del 30%. Questo approccio ha la capacità di massimizzare la rappresentatività di tutti gli habitat, le specie ed altri livelli di biodiversità, selezionando siti con un minimo impatto previsto dei cambiamenti climatici, e con un buon grado di connettività nella rete di aree protette. Questi siti rappresentano priorità sinergiche per la conservazione della biodiversità nell'UE, in grado di integrare gli obiettivi della CBD con quelli del Green Deal Europeo. Ci concentreremo inizialmente sui siti italiani per migliorare la risoluzione spaziale e tassonomica, e definire nel dettaglio le potenziali aree prioritarie identificate, includendo nelle nostre analisi anche gruppi di biodiversità solitamente sottorappresentati nelle analisi di conservazione (come artropodi e piante). Valuteremo quindi l'integrità ecosistemica di queste nuove aree prioritarie, integrando dati di telerilevamento con quelli raccolti sul campo, confrontando infine lo stato della biodiversità tra i potenziali siti prioritari e siti di controllo selezionati.