La sala Grassi
Nel '600, con la scoperta del microscopio, si allargarono a dismisura le possibilità di studiare le strutture anatomiche, essendo possibile l'analisi della loro organizzazione microscopica.
Abbiamo voluto ricostruire in questo angolo del museo un tavolo di lavoro della fine del secolo scorso, utilizzando apparati ed arredi appartenuti al Prof. Battista Grassi, che diresse l'Istituto di Anatomia Comparata dal 1896 al 1926.
Il nome di questo grande zoologo italiano è legato all'identificazione dell'insetto vettore del plasmodio della malaria, una grande scoperta che fa quasi dimenticare gli altri enormi contributi apportati dal Grassi alla zoologia e all'anatomia comparata, che spaziano dalle migrazioni e metamorfosi delle anguille, alle caste delle termiti, all'entomologia di base, a quella medica ed agraria.
Nella sala dedicata al Grassi, insieme ai cimeli appartenuti al grande zoologo e ai manoscritti delle sue opere, è esposta una collezione di antichi strumenti per l'analisi microscopica delle strutture: microtomi, microscopi, apparati microfotografici che datano dalla fine del '700 ai primi anni del '900.