La sala dei Cetacei

Il colossale scheletro di una balenottera comune troneggia al centro della sala cetacei.
Questo esemplare, valutato sui 22 metri di lunghezza, si arenò nel 1866 sul litorale tirrenico nei pressi di Santa Marinella; ne fu preparato lo scheletro che, assieme a quello del capodoglio, fu esposto in uno speciale padiglione nell'orto botanico, costituendo un vanto ed un sicuro richiamo, delle collezioni naturalistiche del museo dell'Archiginnasio pontificio.
Altri reperti cetologici completano la sala: la scatola cranica di un'altra balenottera, le cui dimensioni fanno valutare l'intero animale d'una lunghezza di 26 metri; il rostro di un narvalo, il cetaceo artico che generò la leggenda del cavallo marino unicorno.
Il confronto tra lo scheletro di una giraffa e quello di un tursiope esaspera le differenze di strutture di un mammifero fatto per correre nelle savane alberate e di uno fatto per nuotare veloce nelle acque aperte dei mari.

 

 

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