Il Falco pellegrino (Falco peregrinus) nel Lazio: selezione dell'habitat nei siti di nidificazione e distribuzione potenziale

Gruppo di Ricerca: 
Alice Pezzarossa, Luigi Boitani, Stefano Sarrocco, Massimo Brunelli, Luigi Maiorano

Nell'ambito del progetto "Rete regionale per il monitoraggio dei rapaci rupicoli di interesse comunitario: Aquila reale Aquila chrysaëtos, Lanario Falco biarmicus e Falco pellegrino Falco peregrinus " avviato nel 2014  dall'Agenzia Regionale Parchi del Lazio (ARP),  ci siamo occupati di sviluppare  un modello inferenziale che permetta di mappare la distribuzione potenziale dei siti di nidificazione del Falco pellegrino nel territorio regionale. Modelli come questo appartengono alla categoria dei modelli di distribuzione delle specie - Species Distribution Models (SDM); sono modelli empirici, statici, che predicono la relazione tra dati di osservazione di una specie a variabili ambientali, basandosi su teorie statistiche o teoriche. Abbiamo effettuato quindi  un'analisi esplorativa sulla selezione dell'habitat di nidificazione partendo dal confronto tra il dataset  dell’ARP, che contiene la localizzazione di 155 nidi di Falco pellegrino, occupati almeno una volta tra il 2008 e il 2014, e l'intera area di studio (background). Avvalendoci di conoscenze sull'ecologia della specie abbiamo dunque scelto dodici covariate ambientali, biotiche ed abiotiche, e studiato le preferenze dell'habitat di nidificazione della specie Falco attraverso l'analisi fattoriale ENFA, avvalendoci del software R. In seguito ai risultati ottenuti da ENFA abbiamo poi ipotizzato un set di modelli alternativi, scaturiti da differenti abbinamenti di variabili, tenendo conto anche della multicollinearità tra le diverse variabili. Abbiamo elaborato i diversi modelli predittivi utilizzando il software MaxEnt e scelto il modello migliore applicando i principi dell'Information Theory. Infine grazie al calcolo dell'indice di Boyce () abbiamo valutato il potere predittivo del modello.

Lo studio sulla selezione dell'habitat dei siti di nidificazione ha evidenziato come la specie prediliga per la riproduzione aree caratterizzate da una forte pendenza, ricche in risorse trofiche, con notevoli intervalli altitudinali, una radiazione solare medio bassa, distanti dalle strade e scarse di copertura agricola; inoltre risulterebbe specializzata nel selezionare aree con abbondante copertura vegetazionale naturale e prettamente rocciose. Tuttavia il modello di distribuzione potenziale più parsimonioso è risultato essere quello che tiene conto esclusivamente della distribuzione delle variabili orografiche, quali pendenza, altitudine media, radiazione solare, dominanza, e dell'abbondanza delle risorse trofiche.

La visualizzazione dei pattern di distribuzione delle aree ritenute più idonee alla nidificazione per il Falco pellegrino, attraverso l'utilizzo di SDM, può dunque essere considerato uno strumento utile alla pianificazione di futuri monitoraggi che ottimizzino le risorse disponibili per sviluppare strategie di conservazione sempre più appropriate.

Anno del Convegno: 
2015

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