Comportamento spazio-temporale dell’istrice in Italia Centrale

Gruppo di Ricerca: 
Emiliano Mori
Allegato Italiano: 

La mia tesi di dottorato ha riguardato il comportamento spazio-temporale dell’istrice in Italia
Centrale. L’istrice è un roditore di interesse conservazionistico europeo, in quanto tutelato
dalla normativa italiana e da quella comunitaria. L’interesse verso questo animale è
ulteriormente accresciuto dal fatto che è soggetto a bracconaggio a causa delle carni e del
presunto impatto negativo sulle colture. Prima della mia tesi, le conoscenze ecologiche su
questa specie erano scarse (uno studio sul comportamento spaziale e un lavoro sull’attività
basati su 4 soli individui). In contraddizione con il regime di protezione legale a cui l’istrice
è sottoposto, uno studio genetico preliminare con genoma mitocondriale e l’analisi di dati
paleontologici portano ad ipotizzare un’origine alloctona dell’istrice in Italia, enfatizzando
l’importanza di uno studio esteso e di ampio respiro. Dal mio dottorato, sono usciti, fino ad
oggi, 9 lavori basati su studi radiotelemetrici su oltre 20 individui che hanno fornito risultati
statisticamente supportati in merito a comportamento spaziale e ritmi di attività. E’ stato
osservato come anche in assenza di predatori, l’istrice eviti la luna piena, con risultati
altamente significativi, ottenuti applicando la statistica circolare. È stata inoltre aggiornata
la distribuzione nazionale dell’istrice il cui range si è espanso fino a raggiungere aree in cui
storicamente assente, come le regioni più settentrionali (Piemonte ad ovest, Veneto ad est).
Un modello di distribuzione ha messo in luce come la ridotta idoneità dell’arco alpino,
coperto da neve, dunque non adatto ad una specie che si nutre di organi vegetali ipogei,
possa costituire un limite alla conquista di altri paesi europei. Un’analisi
ectoparassitologica, pubblicata posteriormente alla discussione della tesi ma con dati
raccolti durante le catture, sembra fornire un’ulteriore supporto all’origine alloctona. Per
quanto riguarda la biologia riproduttiva di questa specie, sono stati rilevati due picchi di
nascite, che si sovrappongono alle stagioni africane delle piogge.
All’attivo sono impegnato in un progetto di cattura, marcatura e ricattura di piccoli
mammiferi presso il Parco Nazionale del Gran Paradiso e mi sto occupando anche di
scoiattolo comune in foreste di conifere alpine.
Dal 2013, faccio parte del progetto COST ParrotNet (Action 1304: European network on
invasive parakeets: Understanding invasion dynamics and risks to agriculture and society),
di cui sono membro italiano del Management Committee dal 2014.

Anno del Convegno: 
2015

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